Nello svolgimento dell’attività imprenditoriale capita spesso di rimanere totalmente assorbiti dalle priorità e dalle necessità quotidiane, purtroppo senza essere realmente consapevoli di come si è posizionati in un dato momento, su dove si sta andando e se si conosce effettivamente il "mezzo che si sta guidando”……..riflettiamo insieme su qualche interessante aspetto.

Con il rapido sviluppo economico, sociale e tecnologico del nuovo millennio, l’imprenditore moderno non può più prescindere dalla conoscenza precisa dei numeri della propria azienda con lo scopo di comprendere le condizioni in cui essa opera, le sue criticità e le relative potenzialità sul mercato.

Risulta quindi fondamentale avere a disposizione alcune grandezze, quantificabili con precisione, che possano riassumere rapidamente la maniera in cui si sta lavorando, evidenziandone il livello qualitativo e quantitativo. Diversi possono essere gli approcci per raggiungere questo obiettivo, e possono variare a seconda del tipo di azienda, delle sue dimensioni e del settore in cui si opera.

Una guida professionale può essere un valido supporto per individuare quello migliore. Tuttavia, a titolo esemplificativo, in questa sede cerco di fornire un primo approfondimento sulla questione per sottolinearne l’importanza e, magari, sfatare qualche “falso” mito.

A tal proposito, infatti, nell’imprenditoria delle PMI italiane è troppo diffusa la  convinzione che il titolare debba essere edotto solamente sul fatturato annuo (o mensile, nei casi più avveduti) della propria azienda, considerandolo come “il” parametro di riferimento su cui basare le proprie valutazioni e le conseguenti azioni da intraprendere. E’ certamente un’informazione da conoscere, ma si tratta di un dato quasi illusorio, se non calato nel contesto di altre grandezze molto importanti, che, se ignorate, possono vanificarne il valore.

Ma allora, io imprenditore, cos'altro devo sapere e controllare ??

L’argomento si fa interessante, perché l’imprenditore saggio ed efficiente non si accontenterà solo di questo dato (purtroppo esistono realtà locali che non sono al corrente neanche di questo primo importante numero, soprattutto in fase di “budget” previsionale!), ma vorrà conoscerne altri e saperli interpretare.

Quali? Facciamo un esempio.

Conosciamo l’EBITDA della nostra azienda ? Parola nota ad alcuni, ma totalmente estranea ad altri, è un acronimo inglese che significa “Earnings Before Interests Taxes Depreciation and Amortization”. Questo “strano” termine non è altro che un sinonimo del più noto “Margine Operativo Lordo” (MOL in sigla), un indicatore che ci aiuta a valutare il profitto di un'impresa, escluse le imposte, gli ammortamenti, i deprezzamenti e gli interessi aziendali. In pratica, è un indicatore rapido ed efficace della differenza tra prezzo e costo nello svolgimento della propria attività e fornisce un’informazione immediata sul margine con cui si sta lavorando.

Esistono, naturalmente, altri importanti “numeri” da sapere e analizzare all’interno della nostra “macchina produttrice di lavoro e profitto” ed è di fondamentale importanza averli sotto mano e vederne la loro evoluzione e correlazione, ma ciò andrebbe approfondito in altra sede.

Lo scopo di queste brevi riflessioni è quello di rendere consapevoli che si tratta di concetti che non si possono assolutamente più ignorare, se si desidera avere successo nella propria attività.